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TERMINE TAUROMACHIA

 

Con il termine tauromachia si definiscono le gare di combattimento tra bovini, di cui la più famosa e diffusa è la corrida. In Spagna la corrida dei tori è un avvenimento folkloristico fondamentale e culmina sempre con grandi festeggiamenti. Si tratta del combattimento tra un toro e un uomo, il torero o matador e cinque assistenti. In una corrida si alternano sei tori e tre toreri, aiutati da due picadores a cavallo e tre banderilleros. Il matador è il torero che ha il compito di uccidere il toro con una lunga spada, infatti il verbo uccidere in spagnolo si traduce "matar". Ma non è un combattimento leale. I tori sono per natura animali pacifici perché erbivori e non nascono con l'istinto di predare. Per aumentarne l'aggressività contro l'uomo vengono, prima del duello, sottoposti a crudeli ed indicibili torture sistematiche, mirate anche a fiaccarne il fisico  per renderli più facili da uccidere. La vittima designata deve morire 

e se malauguratamente si permettesse di sconfiggere il torero e ucciderlo, non sarebbe graziato, no, ma verrebbe giustiziato insieme alla madre e ai fratelli, onde evitare che la situazione possa ripetersi con un consanguineo. Un'altra usanza popolare spagnola è l'encierro, ovvero la corsa dei tori, quando questi ultimi vengono trasferiti dal recinto che li ha ospitati fino all'arena dove saranno massacrati. Il più famoso è quello di Pamplona, dove  decine di animali spaventati vengono fatti correre per le vie della città mentre degli "audaci" si gettano nella mischia credendo che più si avvicineranno alle loro corna più si alzerà il livello di coraggio che sarà loro attribuito. Insomma più rischieranno la vita, più si sentiranno fighi, unità di misura dell'imbecillità umana.

 

                                                                                                                              Prometeo 

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