U' PES'C CA FUS'C
Vi è stato un tempo, tra il 1860 e il 1910, in cui Bari altro non era che un borgo marinaro e che vivendo soltanto di tale attività, non sempre la sorte era benigna con l'economia popolare. Gli uomini cercavano lavoro presso gli armatori i quali lo concedevano "mare permettendo".
Nelle giornate di forte maestrale, gli uomini attendevano che il mare "calasse", bevendo vino e giocando a carte, per poi salire sulle mura del porto e vedere se le onde del "mare di fuori" smettessero di schiumare, preavviso di calata del moto ondoso.
Le donne del posto invece, in un modo o nell'altro, dovevano procurare il
pranzo per i propri uomini. Uno dei metodi per fare ciò era andare a pesca di "biscotti di
mare" (bisc'ut't d mar'e), ovvero ciottoli smussati.
Come ben noto, il Lungomare di Bari è lunghissimo, il piu lungo d'Europa. Esiste però un tratto, dalla basilica di San Nicola fino al porto commerciale, che viene chiamato Ladisa. Questo si distingue a sua volta in Ladisa bassa, mare con profondità di circa 1 metro dove i bimbi imparavano a nuotare, e Ladisa alta, con fondale di circa 3 metri. Questo tratto di lungomare porta quel nome probabilmente perchè il proprietario dei locali commerciali della "muraglia" barese erano dell'armatore e commerciante di prodotti ittici, Ladisa.
Bene, nei pressi di Ladisa bassa, vi era e vi è ancora una foce di acqua sorgiva che assieme al moto ondoso contribuisce alla formazione di microorganismmi ed alla composizione di quei sassi chiamati biscotti di mare. Di questi, alcuni presentano delle porosità ed altri sono coperti da alghe. Entrambi i tipi però sono ottimi per la preparazione di un brodo molto particolare. In effetti questi biscotti, immersi in acqua bollente con aggiunta di aglio, olio, sedano, carota e altre spezie, danno vita ad buon brodo di "pesce", ma senza che ci sia il pesce.
La credenza dice che l'uomo tornando a casa, lavoro o non lavoro, gustando il brodo chiedeva: "e ù pes'c?" - "e il pesce?" La moglie rispondeva: "se n'jè fus'ciu't!" - "è scappato via!".
Da qui il detto che da il nome alla ricetta U' PES'C CA FUS'C!!
by Lion Rasta
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