I CANI DI CHERNOBYL HANNO CAMBIATO DNA
Il giorno seguente il disastro nucleare di Chernobyl, avvenuto nel 1986, il più grave della storia, la città ucraina di Pripyat, all'epoca territorio dell'Unione Sovietica fu evacuata. Nata negli anni '70 per ospitare le famiglie dei lavoratori della centrale,era un prospero centro di 45000 abitanti. Quando quel 27 aprile fu dato l'ordine di sgombero,le autorità sovietiche trasmisero un messaggio alla radio locale, ai cittadini fu detto di portare con se solo l'essenziale e che sarebbero ritornati di lì a poco a riprendere i loro effetti personali e gli animali domestici. Purtroppo non fu così, nessuno ebbe più il permesso di ritornare, condannando i proprietari ad uno straziante quanto involontario rimorso e i loro piccoli amici ad un atroce destino. Ma non tutti perirono, alcuni riuscirono a salvarsi fuggendo dalle mura domestiche o dai giardini. I cani randagi loro discendenti che oggi vivono nella centrale e nei dintorni della città fantasma di Pripyat, fino a 45 Km. di distanza si sono abituati a vivere esposti alle radiazioni che si diffondono ancora dal "sarcofago", la struttura in acciaio e cemento che ricopre il reattore n. 4 che esplose tragicamente.
Un recente studio effettuato su 302 cani di Chernobyl ha constatato che l'ambiente circostante ha mutato il loro DNA rendendoli geneticamente diversi da ogni altro loro simile nel mondo, praticamente dando origine ad una nuova razza.
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