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Vacanze romane? Soluzioni cercasi, la vera diplomazia è al lavoro

Tre uomini chiave al lavoro per una soluzione al conflitto russo-ucraino, una speranza che purtoppo si va sempre più assottigliendo, ma che visto le figure presenti a Roma, è questo il sito scelto per il summit USA-Cina, lascia presagire verso il meglio. Da una parte Jack Sullivan, consigliere per la Sicurezza degli Stati Uniti, dall'altra Yang Jiechi, responsabile della politca estera del Partito Comunista Cinese. A far da mediatore e da padrone di casa, l'uomo voluto da Draghi e che sarebbe stato, nel caso non avessero interferito i partiti politici, il nostro Ministro degli Esteri. Dopo le ripetute gaffe di Di Maio, Draghi si è visto costretto a mandarlo in gita "diplomatica" in Romania. Attenti, le figure menzionate non rappresentano la seconda, terza, quarta linea sinora vista in campo, messe lì a far da "rappresentanza", hanno ruoli strategici ed importanti tali da far sì che l'attenzione del mondo intero sia su Roma. Jack Sullivan ha lavorato con Hillary Clinton, anche come vicecapo di Gabinetto presso il Dipartimento di Stato. Esperto di armamenti, ha partecipato come consulente per i negoziati sul nucleare iraniano. Esperto in strategie militari e di geopolitica. Yang Jiechi, detto la tigre, uomo di fiducia di Xi. Ha iniziato la sua incredibile carriera diplomatica facendo da traduttore a Bush Senior conosce personalmente le diplomazie di tutto il globo, ambasciatore a New York, all'ONU, e Ministro degli Esteri cinese, ecc. Di Luigi Mattiolo, colui che farà come già detto gli onori di casa, sappiamo che la massima espressione della diplomazia italiana e che anche lui annovera un curriculum di alto grado. Mosca, Berna, Berlino, New York, ONU, Bruxelles, sono alcune delle sedi dove ha lavorato con diversi incarichi da ambasciatore ad alto rappresentante. Confidiamo nell'operato di questi alti diplomatici, in quanto a ciò che abbiamo assistito e che stiamo assistendo, non è che l'inizio di una "eventuale" catastrofe apocalittica che molti continuano a sottovalutare. La guerra è il massacro di persone che non si conoscono, per conto di persone che si conoscono, ma non si massacrano (cit. di un anonimo ripresa da Pablo Neruda).

                                                                                                                                   Lyon Rasta

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