L'usura è stata considerata, per anni, un delitto minore, un esercizio indebito della professione, o quasi, addolcito e calmierato dal fatto che "se non chiedi non la subisci"; cosicché l'usurato, da vittima, diventa quantomeno colpevole e l'usuraio semplice prestasoldi. Per essere considerato reato l'atto di usura propriamente detto bisogna intenderlo come un prestito di denaro comprensivo di interessi notevolmente superiori da quelli ammessi dalla legge. L'articolo 644 del c.p. regolarizza le norme inerenti all'atto di usura, da sempre stata una delle attività malavitose più redditizie dove investire gli utili delle altre attività illegali e dove allacciare o "incravattare" i rapporti con altri rami della società come la politica e la finanza. Infine, facilmente l'usura si trasforma in attività estorsiva. Ma oggi in modalità covid come si è evoluta l'usura? Come risponde lo Stato? I capitali di denaro illeciti creano in maniera attiva e passiva crepe e diseguaglianze al tessuto economico del Paese? Se un tempo gli usurai erano in maggior parte beceri delinquenti volgarmente arricchiti che si avvalevano di coatti ed ex boxer per rientrare in possesso delle somme prestate, oggi gli usurai vestono abiti lussuosi, si avvalgono delle consulenze di professionisti del credito, anche se a volte continuano a utilizzare risorse umane molto discutibili. Non solo attività produttive, ma anche privati cittadini cadono, ahimè, in questo vortice perverso da cui si crede di poterne uscire. Il commissariato governativo per il coordinamento delle iniziative anti-racket e antiusura ha aumentato il controllo delle attività dichiarando attenzione massima. Inoltre, vi sono associazioni private come "Libera" che, con il suo fondatore Don Luigi Ciotti, hanno lo scopo di contrastare, secondo i principi della non violenza, la diffusione delle illegalità e il dominio mafioso del territorio. Spero che questa eversiva piaga sociale scompaia, difficile visto che, assieme a poche altre, detiene il record di attività illecita più longeva, o quantomeno che gli usurai facciano come dicono a Bari, in Puglia, tutti la fine di Gnagnu't (tra il serio e faceto, tra leggenda e realtà).
P.S: il succitato Gnagnu't era un usuraio di altri tempi, un prestasoldi del secolo scorso. Dalla mole imponente, oggi diciamo "esageratamente obeso", viveva nella città vecchia e ostentava la propria ricchezza. Era solito mangiare all'aperto e fu proprio durante uno di questi pranzi che morì soffocato da un osso di pollo. Il popolo ringraziò il volatile.
Lion Rasta
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