Doveva essere un momento atto ad allontanare quelle nebbie e quelle ruggini che tanto affliggono questo governo di "gaffeurs". Si è rivelato un ennesimo errore propagandistico di regime. Non voglio e non devo cadere nella banalità dei luoghi comuni. L'Italia è uno Stato laico e, come tale, rispetta e considera al pari tutte le religioni e non religioni per Costituzione e non per DPCM, quindi come cittadino italiano non mi può aver scandalizzato la conversione di Aisha Romano. Al contrario mi hanno "incuriosito" un paio di particolari come ad esempio il riscatto, cifra che avrebbe fatto comodo ad un gran numero di persone sull'orlo di una crisi economica e con la fame dietro l'angolo; e come l'abito che indossava la ex Silvia è una divisa, sì, è una divisa delle donne jihadiste di Al Shabab, e la fede nella quale ha trovato conversione Aisha non è l'Islam, ma è l'islamismo di Al Shabab che resta un movimento di terroristi assassini. Sì, questi signori dolci e teneri di cui ci parla Aisha sono assassini, coloro i quali hanno ricevuto un lauto finanziamento con i miei soldi, del mio Paese, sono terroristi. Ma non dovevamo combatterlo il terrorismo? Ah dimenticavo, oggi Al Shabab ha anche una democratica nazione che lo sponsorizza, la Turchia. Ora, da qui a dire che "questa povera ragazza di soli vent'anni" sia complice di Al Shabab ce ne vuole di fantasia, anche perché gli jihadisti non hanno complici ma solo mezzi e metodi. Al Shabab, oltre che a plagiare, le persone le sa anche usare e soprattutto ammazzare. Involontariamente, anche io sono stato banale.
Lion Rasta
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