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Ma quanto puzzano queste sardine?

Partiamo da due punti fermi: A) "le Grandi Riforme" un governo le fa entro i primi sei mesi, poi il resto di una legislatura è una lunga agonia nel far nulla o quasi. B) per fare "le Grandi Riforme" ci vuole una grande maggioranza, e questo non è il periodo storico con un grande maggioranza. Ben vengano quindi le manifestazioni di piazza qualora chi le riempie abbia proposte concrete e non manifesti solo disappunto. L'allusione, facile a capirsi, è riferita al fenomeno del momento, il movimento sardine. Più a sinistra dei cinque stelle, evidenzia una base antifascista e per nulla anti partitica pur dichiarando di essere un movimento senza bandiera. Ora la domanda è questa: "possono i liberi movimenti apportare in una Repubblica Parlamentare una serie di migliorie al Paese o sono, e questo è il mio pensiero, solo mezzi strategici atti ad azioni di disturbo?" Abbiamo bisogno nel nostro Paese di azioni costruttive e non di disegni machiavellici.

                                                                                                                            Lion Rasta


                                                                                                                                       

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PERCHE'?

Si uccide per rabbia, per reazione, per reprimere, per cattiveria, per odio, per rivendicare, per tutela, per difesa più o meno legittima, per danaro, per potere, per ideali, per religione, per gelosia. Queste quasi tutte le "ragioni" per le quali un essere umano potrebbe o vorrebbe "uccidere" un altro essere umano. Oggi si discute su un "qualcosa" che purtroppo accade da tempo, da troppo tempo.  Uomini che uccidno donne , il piu delle volte uccidono donne che dicono di amare. Quindi, stiamo già effettuando un distinguo su chi commette un reato, un crimine genererico e volgare come violenza sessuale e/o violenza di gruppo e di chi abusa sul proprio o sull'ex partner.  Si perchè la cosa a mio avviso va separata.  Non perchè uno dei due casi sia piu o meno abberrante dell'altro, ma perchè cosi facendo non si crea confusione di linguaggio e soprattutto di percezione. Confusione che già si percepisce nei media e nei loro servizi.  La donna, o anche l&

La Fata della casa, altrimenti detta "Augurio della casa".

  Parliamo di una delle figure della tradizione culturale popolare di Bari ma anche dell'intero sud della penisola italiana. La fata della casa non è il suo unico nome, né ha tanti, molti. Darle questo appellativo non sempre risulta utile, lei o lui, non è una persona sola. Nel sud, gira voce che in ogni casa, abitazione o attività,  vi sia uno spirito che tiene alla sua casa più di ogni altro. Le ipotesi su chi questi possa essere sono diverse e non tutti concordano.  La versione maggiormente suffragata è quella che vede la "fata della casa" essere colui o colei che per prima ci è  morta dentro. Questo spirito,  può a sua volta essere maligno o benigno, o addirittura  mutare indole a seconda delle situazioni e di coloro che vivono o "occupano" la "sua" casa. A Bari, viene chiamato anche "Augurio di casa ".  La Fata della casa "buona" è quella che si affeziona a chi ci abita,  magari in particolare ad un membro della famiglia. È