La strage di Pasqua in Sri Lanka è stata un disegno terroristico firmato Isis. La rivendicazione è arrivata agli organi di stampa nelle ultime ore. Il tutto è stato organizzato dal gruppo locale National Tawheed Jamaath braccio armato jihadista. 320 morti e 500 feriti il bilancio di una serie di attentati più o meno coordinati e simultanei, una vera carneficina di cristiani e di turisti, avvenuta in chiese ed alberghi. Sembra che sia stato fatto in risposta agli attentati contro le moschee in Nuova Zelanda. Un "escalation" di terrore che sembra non aver termine. La censura politically correct cerca di abbassare i toni perfino l'ex Presidente USA Obama è l'ex Segretario USA Ilary Clinton hanno indicato le vittime come turisti e cultori della festività pasquale e non cristiani. Presumibilmente per non inimicarsi i voti della comunità Musulmana statunitense alle prossime elezioni. Mio pensiero è che oltre al fanatismo religioso ci sia un non troppo velato xenofobismo cultural-economico che tende a far fuggire stranieri ed esterofili e poter gestire in regime di oligopolio senza la concorrenza di capitali esteri. Tutto questo va fuori da ogni logica economica, ma è a questo che i signori locali tendono. Difficile la situazione, lo ripetiamo. Se non si interverrà su più fronti, il Paese è destinato verso un punto di non ritorno coinvolgendo tuta l'area indio-asiatica. La politica cingalese è teatro di una faida interna tra Presidente e Primo Ministro. Sono vicino allo Sri Lanka, Paese amico ed alla numerosa comunità cingalese in Italia. La sofferenza tempra e ci fa affrontare in modo più sicuro le situazioni, anche le più difficili.
Lion Rasta
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