Tra i vari lipidi di interesse nutrizionale, gli omega-3 meritano particolare attenzione. Questi acidi grassi sono definiti essenziali, poiché, considerata l'impossibilità dell'organismo di sintetizzarli autonomamente, devono essere necessariamente introdotti con la dieta. Le migliori fonti alimentari di omega 3 sono i pesci dei mari freddi, il krill e le alghe.
La capacità dell'organismo di sintetizzare i derivati omega 3,come del resto molte altre funzioni biologiche, tende a calare con l'avanzare dell'età.
Altre condizioni che possono diminuirla sono: terapia farmacologica cortisonica, alcolismo, malnutrizione proteica. Inoltre, non bisogna dimenticare che gli omega 3, in particolare EPA e DHA, sono carenti nella maggior parte dei regimi nutrizionali occidentali.
Ciò significa che anche questi due acidi grassi semi essenziali devono essere introdotti, seppur in parte, necessariamente con gli alimenti.
Gli acidi grassi essenziali hanno un effetto positivo sulla lipemia.
Gli omega 3 riducono soprattutto i trigliceridi, mentre gli omega 6 migliorano prevalentemente il profilo del colesterolo.
Gli omega 3 hanno un ruolo molto positivo sulle dislipidemie scatenate o aggravate dal diabete mellito tipo 2. Infine, riducono la pressione arteriosa, sia nei soggetti sani, sia nei soggetti affetti da ipertensione arteriosa primaria.
Fonte my-personaltrainer.it Nico68
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