L'ultimo mega progetto in fatto di rinnovabili ha visto sorgere una distesa di 166 mila pannelli in un sito di estrazione abbandonato e trasformato in lago artificiale.
La Cina ci ha abituato ai suoi ambiziosi progetti per la produzione di energia da fonti rinnovabili: l'ultimo, completo e funzionante dallo scorso maggio, è una colossale fattoria solare galleggiante costruita su di un lago sopra a quello che un tempo era uno scavo per l'estrazione del carbone.
Realizzata da Sungrow Power Supply, la "fattoria solare" è composta da 166.000 pannelli fotovoltaici disposti su uno specchio d'acqua profondo dai 4 ai 10 metri, non lontano dalla città cinese di Huainan, nella provincia di Anhui. Attualmente è il parco solare galleggiante più esteso al mondo: un impianto da 40 megawatt, sufficienti ad alimentare i consumi (relativamente bassi) di circa 15.000 abitazioni e, sulla carta, pensato per funzionare per 25 anni.
Il lago si trova in un sito un tempo usato per l'attività estrattiva. Quando la miniera di carbone collassò, nel cratere si formò il lago che ora funge da base per i pannelli. Collocare impianti fotovoltaici in bacini idrici artificiali consente di preservare vegetazione e fauna terrestre, ma anche di migliorare il controllo termico dei pannelli, migliorandone l'efficienza - purtroppo ancora bassa per queste tecnologie, e ancora di più per le applicazioni industriali.
Fonte: Focus.it
Hendrix85
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