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"Un pareggio giusto"

Finisce con il pareggio auspicato da Allegri la super sfida tra Napoli ed Inter che restano le uniche due squadre imbattute del campionato. Un 0-0 comunque vibrante in cui i nerazzurri si sono confermati un blocco granitico e hanno cercato di ribattere colpo su colpo contro una capolista che non a caso prima di questa sera aveva sempre segnato e vinto. Insigne stringe i denti e Sarri può schierare il Napoli migliore. Spalletti invece recupera Joao Mario solo per la panchina e schiera l'undici che ha iniziato il derby. Il risultato rispecchia esattamente quel che si è visto in campo. Tre occasioni clamorose per Sarri (Mertens, Insigne e ...Miranda), due per Spalletti (Borja Valero e Vecino).  
  
 
                                                                                                                                                                                     Francesco87    Fonte: Gazzetta dello Sport                                                                                                                                            

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PERCHE'?

Si uccide per rabbia, per reazione, per reprimere, per cattiveria, per odio, per rivendicare, per tutela, per difesa più o meno legittima, per danaro, per potere, per ideali, per religione, per gelosia. Queste quasi tutte le "ragioni" per le quali un essere umano potrebbe o vorrebbe "uccidere" un altro essere umano. Oggi si discute su un "qualcosa" che purtroppo accade da tempo, da troppo tempo.  Uomini che uccidno donne , il piu delle volte uccidono donne che dicono di amare. Quindi, stiamo già effettuando un distinguo su chi commette un reato, un crimine genererico e volgare come violenza sessuale e/o violenza di gruppo e di chi abusa sul proprio o sull'ex partner.  Si perchè la cosa a mio avviso va separata.  Non perchè uno dei due casi sia piu o meno abberrante dell'altro, ma perchè cosi facendo non si crea confusione di linguaggio e soprattutto di percezione. Confusione che già si percepisce nei media e nei loro servizi.  La donna, o anche l&

La Fata della casa, altrimenti detta "Augurio della casa".

  Parliamo di una delle figure della tradizione culturale popolare di Bari ma anche dell'intero sud della penisola italiana. La fata della casa non è il suo unico nome, né ha tanti, molti. Darle questo appellativo non sempre risulta utile, lei o lui, non è una persona sola. Nel sud, gira voce che in ogni casa, abitazione o attività,  vi sia uno spirito che tiene alla sua casa più di ogni altro. Le ipotesi su chi questi possa essere sono diverse e non tutti concordano.  La versione maggiormente suffragata è quella che vede la "fata della casa" essere colui o colei che per prima ci è  morta dentro. Questo spirito,  può a sua volta essere maligno o benigno, o addirittura  mutare indole a seconda delle situazioni e di coloro che vivono o "occupano" la "sua" casa. A Bari, viene chiamato anche "Augurio di casa ".  La Fata della casa "buona" è quella che si affeziona a chi ci abita,  magari in particolare ad un membro della famiglia. È