Non solo bassa manovalanza. I nuovi possono fare praticamente di tutto, anche sostituire cento avvocati a costo quasi zero, e lo stanno già facendo. Un esempio è Amelia, un assistente virtuale perfetta per i servizi alle imprese, praticamente in grado di sostituire customer care e call center. Impara tutto da sola, non si ammala mai, non ha cali di produttività, lavora ventiquattr’ore su ventiquattro e non percepisce stipendio. E ovviamente non resta incinta – in barba al fertility day… Amelia è un’intelligenza artificiale prodotta dalla Ipsoft, società americana che si occupa dell’automatizzazione delle aziende. Il settore dei servizi alle imprese, che soltanto in Italia conta circa due milioni e mezzo di addetti, potrebbe stavolta cambiare per sempre.
Come ci ha raccontato il reportage «Il pianeta dei robot», realizzato da Lisa Iotti ed Elena Marzano per il programma di Riccardo Iacona «Presa diretta», i robot sono già in grado di sostituire medici, centralinisti, addetti alle vendite, operatori call center, cuochi, giornalisti. C’è anche un robot in grado di fare la pizza.
Cosa ci resterà da fare? Secondo alcuni le stime sono tragiche: ben milioni di posti di lavoro persi entro il 2020. E uno studio della Bank of England afferma che digitalizzazione, automazione ed informatizzazione metteranno a rischio un posto di lavoro su tre. Lo scenario, insomma, non è così roseo.
OnyRon
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