Passa ai contenuti principali

L'ANGOLO DEL CUOCO: CODA DI ROSPO IN POTACCHIO



 

La coda di rospo in potacchio è una ricetta tipica di San Benedetto del Tronto. La coda di rospo in potacchio è cucinata con un sugo tipico marchigiano, il potacchio. Questa ricetta ha come ingredienti caratteristici l’aglio e il rosmarino. Nasce come condimento bianco a cui spesso viene aggiunto il pomodoro. Il potacchio, può essere utilizzato per condire sia la carne che il pesce. Oggi vediamo la ricetta della coda di rospo alla pescatrice conosciuta anche come rana pescatrice in potacchio. Per preparare questa ricetta è possibile utilizzare anche altri tipi di pesce come la mazzolina, lo scorfano, la triglia, il merluzzo, il palombo, la gallinella di mare, il rombo, la cernia e molti altri. La ricetta nasce dai pescatori sanbenedettesi ma con gli anni si è diffusa in tutta Italia e cambia di regione in regione. Scopriamo insieme la ricetta della coda di rospo in potacchio alla sanbenedettese.

 

Ingredienti per 4 persone:

 

800g di coda di rospo

500g di pomodori maturi

2 spicchi di aglio

2 rametti di rosmarino

1 mazzetto di prezzemolo

Pane tagliato a fette

½ bicchiere di vino bianco

Olio extra vergine di oliva

Sale

Peperoncino

 

Preparazione della coda di rospo in potacchio:

 

Pulire, spellare e lavare con cura la coda di rospo. Una volta fatto, tagliarla in pezzi più o meno uguali di circa 2.5 cm l’uno. Spellare i pomodori, eliminare i semi e tagliarli grossolanamente. Prendere un tegame, mettere a scaldare un bicchiere di olio insieme agli spicchi di aglio e al rosmarino. Aggiungere la coda di rospo, quando il pesce avrà raggiunto metà cottura, versare il vino bianco e lasciarlo evaporare. Quando il vino sarà evaporato, togliere il pesce dalla padella e metterlo da parte. Nel sugo, aggiungere i pomodori e lasciar cuocere fino a quando la salsa non si sarà addensata. A questo punto rimettere il pesce nella padella e completare la cottura.Mentre il pesce finisce di cuocere, prendere il pane precedentemente tagliato e tostarlo. Ultimata la cottura del pesce, servire il piatto caldo accompagnato dal pane e, se piace, aggiungere il peperoncino. Buon appetito!


Commenti

Post popolari in questo blog

L'Angolo del cuoco : Stinco di maiale alla birra glassato

  Stinco di maiale alla birra glassato Lo stinco di maiale alla birra glassato è un secondo piatto sostanzioso e la lunga marinatura nella birra e negli aromi lo rende anche tenero e molto saporito. Parlando di stinco di maiale, verrebbe da pensare ad un piatto rustico, in realtà la carne viene spennellata con del miele sciolto nel cognac, che le conferisce un piacevole aroma, uno stuzzicante contrasto di sapori e una glassatura bruna e perfettamente lucida: un piacere non solo per il palato, ma anche per gli occhi. Il contorno migliore per accompagnarlo? Quale se non delle dorate patate al forno. Prova a insaporirle con il fondo di cottura dello stinco di maiale alla birra glassato: divine! Difficoltà Bassa Costo Medio Tempo di preparazione 10 Minuti Tempo di cottura 2 Ore 15 Minuti Porzioni 8 Metodo di cottura: Forno elettrico; Forno a vapore Ingredienti: 2 Stinchi di maiale (600 g cad.) 330 ml Birra bionda 2 rametti Rosmarino 5 foglie Salvia (oppure mezzo cucchiaino di salvia essicc

L'ANGOLO DEL CUOCO : TONNARELLI CON FIORI DI ZUCCA, ZUCCHINE, SPIGOLA, LIME E BOTTARGA.

  TONNARELLI CON   FIORI DI   ZUCCA, ZUCCHINE, SPIGOLA, LIME E BOTTARGA.   INGREDIENTI:   Tonnarelli aglio olio e.v.o. zucchine fiori di zucca peperoncino 2 spigole sedano, carote, cipolle vino bianco ghiaccio bottarga lime   Preparazione:   Sfilettare le spigole separando la carne dalle lische e dalla pelle. Con le lische assieme a sedano, carote, cipolle, aglio, vino bianco e ghiaccio preparare un brodo ristretto di spigola, poi filtrarlo con un colino a maglie strette. n.b. per estrarre tutto il sapore dalle lische, le suddette vanno prima tostate con gli odori a fuoco vivace in pentola, sfumando con il vino bianco e poi vanno fatte bollire con il ghiaccio a fuoco bassissimo per almeno 2 ore. I filetti di spigola ottenuti dalla lavorazione del pesce intero vanno puliti avendo cura di eliminare con una pinzetta tutte le spine presenti e quindi tagliati a cubetti di circa mezzo centimetro di spessore. Una volta preparato il brodo, taglia

Lenzuola di lino ricamate

Premessa: al di là del dolore da cui queste pagine scaturiscono, vogliono, sempre e comunque, essere un inno alla vita. LENZUOLA DI LINO RICAMATE         -   Pronto?         -   Pronto? Sono io. Posso venire a dormire da te?         -   Con Andrea?         -   No, da solo.         -   Va bene, ti aspetto. Francesca guardò l’orologio: le due di notte. Roberto non l’aveva svegliata. Da anni ormai dormiva pochissimo, si addormentava presto la sera e dopo qualche ora era già in piedi. Non resisteva a letto, si alzava e girava per la casa vuota in cerca di qualcosa da fare. Sentiva un po’ di musica, vedeva la televisione, preparava qualcosa in cucina o scriveva. Insomma trovava il modo di occupare la mente. Quella notte era particolarmente nervosa, non le andava di fare niente perciò l’arrivo di Roberto la rese quasi felice. Evidentemente aveva litigato con Andrea. Succedeva spesso negli ultimi tempi e finiva che veniva a dormire da lei. Prima che lui si addormentasse