La donna è capace più dell'uomo di resistere e sopportare il dolore per sua natura e, infatti, dal dolore partorisce la vita, si fa largo tra mille difficoltà, consapevole o meno, ma è una combattente nata, una vera forza della natura. La resilienza per la donna è innata in sè, è un seme presente e solo le occasioni volute o imposte dalla vita producono frutto, maturando e manifestandosi nelle svariate e infinite modalità non rinunciando mai a se stessa e alla sua identità di donna. Nel 2014, ActionAid, in collaborazione con il The Economist Inlligence Unit, ha sviluppato l'indice di resilienza delle donne dell'Asia meridionale e, tale indice permette di valutare la capacità di resistenza e recupero dalle catastrafi dei paesi dell'Asia meridionale con attenzione al livello di partecipazione delle donne. La capacità di costruire resilienza da parte di una donna è riconosciuta a livello internazionale. Tale indice valuta le quattro categorie di indicatori che contribuiscono alla resilienza delle donne alle catastrofi: economica, istituzionale, sociale e infrastrutturale. Tale indice promuove l'impegno politico per creare un ambiente per le donne più favorevole diminuendo gli ostacoli che ne limitano la partecipazione e l'azione. Responsabilizzare le donne a livello comunitario è essenziale aumentando il loro potere contrattuale riconoscendo i loro diritti e accrescendo il loro ruolo nel processo decisionale, nella pianificazione. Resistere per una donna davanti alle catastrofi naturali si verifica quando sono leader delle loro comunità e riescono a creare coesione ed equità nella costruzione della resilienza, migliori relazioni di genere, traendo così beneficio a lungo termine per tutti, garantendo l'inclusione femminile e la partecipazione attiva negli organi decisionali e, così viene garantita l'uguaglianza di genere nelle aree economiche e socioculturali, diritti del avoro, l'accesso ai finanziamenti, l'istruzione e la salute. La resilienza è donna a tutti gli effetti, la resiliente per natura, la donna un esempio, la forza motrice della società. Una frase che rende l'idea di questa argomentazione particolarmente vera e significativa è di Friedrich Nietzsche che dice così: "Ciò che non ti uccide, ti rende più forte."
“Dolce Minerva
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