Passa ai contenuti principali

Pangolino cinese: inconsapevole untore?

Il pangolino cinese è un mammifero appartenente all'ordine dei folidoti, imparentato con gli sdentati come il formichiere, l'armadillo e il bradipo. Presente nella Cina meridionale, è lungo non più di 60 cm con una coda che non supera i 38 cm e si nutre di formiche e termiti che cattura con la lunga lingua vischiosa. E' un animale notturno e possiede forti artigli e una robusta coda prensile, con cui si arrampica facilmente sugli alberi. E' privo di denti, ma la sua caratteristica principale è quella di avere il corpo ricoperto da squame di cheratina color bronzo. Quando si sente minacciato da altri predatori, si raggomitola su se stesso, mostrando all'esterno solo una palla di lamine taglienti. Purtroppo è l'ennesima vittima del bracconaggio, viene infatti cacciato per la sua carne apprezzata dalla cucina cinese e per le squame, usate nella medicina tradizionale di quella nazione. Lo IUCN (Unione Internazionale Conservazione Natura) ha messo il pangolino nella zona critica a rischio estinzione. Ma attualmente questo mite e sfortunato animaletto è entrato nella cronaca per essere l'ipotetico ospite intermedio che ha usato il virus della pandemia per diffondersi dal pipistrello all'uomo. Il famoso "salto di specie" che ha permesso alla malattia dei pipistrelli di mutare geneticamente per riuscire ad aggredire l'organismo umano.

                                                                                                                                        Prometeo

Commenti

Post popolari in questo blog

UN GIRO NEI VICOLI DI BARI VECCHIA

                                              UN GIRO NEI VICOLI DI BARI VECCHIA Anche nella storia dei suoi vicoli, strade e piazze, Bari racconta... Vi sono leggende da raccontare e da aggiungere alle tradizioni popolari visitando la città. Cominciamo con il dire che i luoghi che visiterò sono tutti situati nella città vecchia, ovviamente. Il borgo antico di Bari è un dedalo di vicoli e viuzze, alcune senza uscita ed è facile perdersi. Questo aveva come scopo il trarre in trappola coloro che tentavano di porre in sacco la città, ricordiamo le tante invasioni saracene. Per uscirne, bastava seguire le chianche bianche, quelle nere indicavano un vicolo chiuso. Oggi, con le ristrutturazioni non in originale, purtroppo non è più cosi. andiamo ora nel dettaglio e consideriamo alcuni luoghi rappresentativi, di altri "forse" ne riparleremo più in là.  A) l'arco delle meraviglie, meglio detto Arco Meraviglia. Cominciamo con il dire che Bari vecchia è piena di archi. Nell'edi

PERCHE'?

Si uccide per rabbia, per reazione, per reprimere, per cattiveria, per odio, per rivendicare, per tutela, per difesa più o meno legittima, per danaro, per potere, per ideali, per religione, per gelosia. Queste quasi tutte le "ragioni" per le quali un essere umano potrebbe o vorrebbe "uccidere" un altro essere umano. Oggi si discute su un "qualcosa" che purtroppo accade da tempo, da troppo tempo.  Uomini che uccidno donne , il piu delle volte uccidono donne che dicono di amare. Quindi, stiamo già effettuando un distinguo su chi commette un reato, un crimine genererico e volgare come violenza sessuale e/o violenza di gruppo e di chi abusa sul proprio o sull'ex partner.  Si perchè la cosa a mio avviso va separata.  Non perchè uno dei due casi sia piu o meno abberrante dell'altro, ma perchè cosi facendo non si crea confusione di linguaggio e soprattutto di percezione. Confusione che già si percepisce nei media e nei loro servizi.  La donna, o anche l&

La Fata della casa, altrimenti detta "Augurio della casa".

  Parliamo di una delle figure della tradizione culturale popolare di Bari ma anche dell'intero sud della penisola italiana. La fata della casa non è il suo unico nome, né ha tanti, molti. Darle questo appellativo non sempre risulta utile, lei o lui, non è una persona sola. Nel sud, gira voce che in ogni casa, abitazione o attività,  vi sia uno spirito che tiene alla sua casa più di ogni altro. Le ipotesi su chi questi possa essere sono diverse e non tutti concordano.  La versione maggiormente suffragata è quella che vede la "fata della casa" essere colui o colei che per prima ci è  morta dentro. Questo spirito,  può a sua volta essere maligno o benigno, o addirittura  mutare indole a seconda delle situazioni e di coloro che vivono o "occupano" la "sua" casa. A Bari, viene chiamato anche "Augurio di casa ".  La Fata della casa "buona" è quella che si affeziona a chi ci abita,  magari in particolare ad un membro della famiglia. È