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La "Banlieu" italiana, storia di ordinaria follia. Commento ai fatti di cronaca zona "Lago di Garda"

Stiamo creando quello che in Francia chiamano "mauvaise generation", letteralmente generazione malvagia, cattiva. Immigrati di terza e quarta generazione, per lo più maghrebini, giovani pieni di rancore, emarginati, disoccupati, mantenuti dalle famiglie di appartenenza, da sussidi statali e da entrate extra più o meno legali, che si riuniscono in branco per sentirsi più forti. Spesso entrano in conflitto con il mondo perché si sentono bistrattati e discriminati, questo li rende pericolosi. Non si confrontano quasi mai con altre bande, a differenza dei ladinos sud americani, se non per regolare conti criminali o per il predominio territoriale. Preferiscono infierire sui singoli o sui deboli, per far appunto più male ad una comunità, società, che li rifiuta dopo averli accolti, istruiti, sfamati. Questo grossomodo il loro punto di vista. Purtroppo, stiamo pagando e pagheremo ancora, gli errori di una accoglienza bonaria e superficiale, messa sù da un sistema di integrazione in modo insufficiente e per nulla lungimirante. Il lavoro, quello buono, quello sicuro non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto per quanto riguarda l'integrità fisica, si sa scarseggia, per tutti, italiani e meno italiani, per bianchi e meno bianchi. Più eguaglianza di così.



                                                                                                                                    Lyon Rasta

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UN GIRO NEI VICOLI DI BARI VECCHIA

                                              UN GIRO NEI VICOLI DI BARI VECCHIA Anche nella storia dei suoi vicoli, strade e piazze, Bari racconta... Vi sono leggende da raccontare e da aggiungere alle tradizioni popolari visitando la città. Cominciamo con il dire che i luoghi che visiterò sono tutti situati nella città vecchia, ovviamente. Il borgo antico di Bari è un dedalo di vicoli e viuzze, alcune senza uscita ed è facile perdersi. Questo aveva come scopo il trarre in trappola coloro che tentavano di porre in sacco la città, ricordiamo le tante invasioni saracene. Per uscirne, bastava seguire le chianche bianche, quelle nere indicavano un vicolo chiuso. Oggi, con le ristrutturazioni non in originale, purtroppo non è più cosi. andiamo ora nel dettaglio e consideriamo alcuni luoghi rappresentativi, di altri "forse" ne riparleremo più in là.  A) l'arco delle meraviglie, meglio detto Arco Meraviglia. Cominciamo con il dire che Bari vecchia è piena di archi. Nell'edi

PERCHE'?

Si uccide per rabbia, per reazione, per reprimere, per cattiveria, per odio, per rivendicare, per tutela, per difesa più o meno legittima, per danaro, per potere, per ideali, per religione, per gelosia. Queste quasi tutte le "ragioni" per le quali un essere umano potrebbe o vorrebbe "uccidere" un altro essere umano. Oggi si discute su un "qualcosa" che purtroppo accade da tempo, da troppo tempo.  Uomini che uccidno donne , il piu delle volte uccidono donne che dicono di amare. Quindi, stiamo già effettuando un distinguo su chi commette un reato, un crimine genererico e volgare come violenza sessuale e/o violenza di gruppo e di chi abusa sul proprio o sull'ex partner.  Si perchè la cosa a mio avviso va separata.  Non perchè uno dei due casi sia piu o meno abberrante dell'altro, ma perchè cosi facendo non si crea confusione di linguaggio e soprattutto di percezione. Confusione che già si percepisce nei media e nei loro servizi.  La donna, o anche l&

La Fata della casa, altrimenti detta "Augurio della casa".

  Parliamo di una delle figure della tradizione culturale popolare di Bari ma anche dell'intero sud della penisola italiana. La fata della casa non è il suo unico nome, né ha tanti, molti. Darle questo appellativo non sempre risulta utile, lei o lui, non è una persona sola. Nel sud, gira voce che in ogni casa, abitazione o attività,  vi sia uno spirito che tiene alla sua casa più di ogni altro. Le ipotesi su chi questi possa essere sono diverse e non tutti concordano.  La versione maggiormente suffragata è quella che vede la "fata della casa" essere colui o colei che per prima ci è  morta dentro. Questo spirito,  può a sua volta essere maligno o benigno, o addirittura  mutare indole a seconda delle situazioni e di coloro che vivono o "occupano" la "sua" casa. A Bari, viene chiamato anche "Augurio di casa ".  La Fata della casa "buona" è quella che si affeziona a chi ci abita,  magari in particolare ad un membro della famiglia. È