Il fondo privato Equity, equiparabile ad una vera banca d'affari, KKR ha presentato un'offerta pubblica di acquisto "amichevole" sul 100% delle azioni TIM (circa 50 cts di euro ad azione). Offerta che la francese Vivendi ha subito rifiutato ritenendola non gradita nei modi e nei valori indicati. Il gruppo francese detiene il 23,75% delle azioni ed è il primo azionista, inoltre è forte dell'appoggio del governo italiano (accordo italo-francese sui soggetti istituzionalmente rilevanti) che potrebbe esercitare il famoso Golden Power, una sorta di diritto di veto sulla compravendita di aziende da parte di soggetti esteri. KKR è un fondo specializzato nel settore delle comunicazioni, e infatti azionista della Fiber Cop ed è statunitense. C'è chi dice che in tutto questo bailame ci sta lo zampino di Alessandro Profumo, uomo d'affari trasversale che tramite la sua "Leonardo" ha acquistato (ma quale combinazione) proprio dagli americani di KKR il 25% di Hensold AG, società tedesca legata alla Sicurezza ed alla Difesa non solo aeronavale e spaziale e che ha generato lo scorso anno ricavi per 1,2 mld. Una battaglia, non c'è che dire, in un settore strategico, che sicuramente non si fermerà facilmente. Conoscendo l'attuale CEO di Leonardo ex AD di Montepaschi, una scalata "ostile" a Vivendi sarà prossima. Il titolo TIM è aumentato in borsa del 300% per il momento il "dado è tratto". Il periodo post-pandemia è prossimo, così dicono le borse. Speriamo abbiano ragione.
Lyon Rasta
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