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Il capibara, il gigante buono

Il capibara, o capivara in lingua porteghese, è il più grosso roditore esistente in natura ed appartiene alla famiglia dei caviidi, di cui fanno parte anche i capivara minore, la cavia delle rocce e il porcellino d'India. Abita le savane e le foreste pluviali di quasi tutti i Paesi del sud America tranne che il Cile. E' un mammifero semiacquatico e vive nelle aree boschive vicino a specchi d'acqua come laghi, fiumi, paludi, stagni e zone umide. Sono ottimi nuotatori e possono trattenere  il respiro fino a 5 minuti ogni immersione. Sono animali sociali e di solito si radunao in gruppi di 10 o 20 individui tra maschi e femmine, ma durante la stagione secca, si possono contare vicino alle poche zone d'acqua rimaste, anche insiemi di 50-100 esemplari. Il capibara, che nella lingua antica locale significa "mangiatore d'erba", si nutre prevalentemente di vegetali e piante acquatiche, così come frutta e corteccia degli alberi, mais, tuberi e canna da zucchero. In cattività hanno una vita media di 8-10 anni, mentre allo stato selvatico raggiungono raramente i 4 anni perchè sono prede appetibili dei giaguari, aquile e caimani. Alcune persone, anche in Italia, muniti di giardino e di una piscina gonfiabile, allevano i capibara come animali domestici. Ora, al di là della moda del momento, vorrei spezzare una lancia a favore di tutti quei cani e quei gatti che sono da anni chiusi nei rifugi per randagi e che aspettano solo di dare e ricevere amore. E non hanno bisogno nemmeno del giardino e della piscina, ma solo di una ciotola piena e di una mano che li accarezzi.

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