Il presidente della regione Lazio Zingaretti ne ha combinata un'altra delle sue. Cosa non si farebbe per una manciata di voti in più. La vicenda, in verità, riguarda anche altre regioni, vedi l'Emilia Romagna, che però hanno recitato il mea culpa, Zingaretti no.... anzi! I fatti: alcune regioni tra cui appunto la Regione Lazio sulla piattaforma internet sanitaria regionale inerente alla prenotazione vaccinale anti-covid, permetteva di visionare quale tipo di vaccino venisse inoculato nell'hub di pertinenza, cosicchè una volta letto il nome di un vaccino indesiderato (Astrazeneca?) si disdicesse la prenotazione. Di conseguenza, sono saltate tutte le prenotazioni in Lazio con Astrazeneca, alcune rimandate, ed i frigoriferi ne sono pieni. Per via di una pseudo trasparenza Zingaretti ha rifiutato una raccomandazione commissariale, la quale non permetteva di scegliere tra i vari vaccini e di conseguenza indicarli sulla piattaforma, ma di riservare ciò eventualmente al medico somministratore. Sia chiaro, il fatto (rifiutare una raccomandazione commissariale) non rappresenta reato ma si tratta di un atto di indisciplina; il Commissario risponde direttamente al Presidente Draghi, neanche al Ministro Speranza con il quale ha rapporto di consulto. Il Generale Figliuolo ha riservato nei confronti di Zingaretti una "procedura di infrazione" che attende solo l'avvallo di Draghi. La procedura aprirebbe una ulteriore crisi di governo con il PD, quindi improbabile che Draghi la accetti anche se nulla è sicuro: staremo a vedere: anche questo episodio della Saga Draghi resta avvincente.
Lion Rasta
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