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Un cambio di passo

 Decisamente un cambio di passo quello che il governo Draghi si appresta a fare con la sostituzione Arcuri/Figliuolo e Borrelli/Curcio. La prima sostituzione riguarda il commissariato per l'emergenza coronavirus e la seconda il comando della Protezione Civile. Così come un bravo allenatore di calcio, che sta sotto di risultato cerca di raddrizzare la partita con alcune sostituzioni, il Presidente Draghi rinvigorisce la squadra "senza commenti" anzi ringraziando i sostituti. Andiamo quindi a vedere chi sono i sostituti, in breve. Il Generale di Corpo d'Armata Francesco Paolo Figliuolo. Ufficiale dell'Esercito Italiano Artiglieria di montagna (Alpini). Numerosi sono le esperienze e gli incarichi ricoperti in ambito FF. AA. Esercito, interforze e internazionali. Ricordiamo, tra le tante, comandante del nostro contingente in Afghanistan e quella del Comandante NATO in Kosovo, nato e cresciuto a Potenza. Fabrizio Curcio, nato nel 1966, è già stato capo della Protezione Civile tra il 2015 e il 2017 (dimessosi per ragioni personali). Ingegnere funzionario dei V.V. F.F. di Roma, diventa delfino di Guido Bertolaso nel 2007, chiamato come responsabile di Segreteria dallo stesso Bertolaso. Ricordiamo gli interventi con i quali si è dovuto confrontare durante la sua esperienza a capo della Protezione Civile, il terremoto dell'Aquila ed il naufragio della Costa Concordia. Un cambio di fase ciò che è avvenuto con questi due sostituti al vertice...speriamo servi.

                                                                                                                                        Lion Rasta

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                                              UN GIRO NEI VICOLI DI BARI VECCHIA Anche nella storia dei suoi vicoli, strade e piazze, Bari racconta... Vi sono leggende da raccontare e da aggiungere alle tradizioni popolari visitando la città. Cominciamo con il dire che i luoghi che visiterò sono tutti situati nella città vecchia, ovviamente. Il borgo antico di Bari è un dedalo di vicoli e viuzze, alcune senza uscita ed è facile perdersi. Questo aveva come scopo il trarre in trappola coloro che tentavano di porre in sacco la città, ricordiamo le tante invasioni saracene. Per uscirne, bastava seguire le chianche bianche, quelle nere indicavano un vicolo chiuso. Oggi, con le ristrutturazioni non in originale, purtroppo non è più cosi. andiamo ora nel dettaglio e consideriamo alcuni luoghi rappresentativi, di altri "forse" ne riparleremo più in là.  A) l'arco delle meraviglie, meglio detto Arco Meraviglia. Cominciamo con il dire che Bari vecchia è piena di archi. Nell'edi

PERCHE'?

Si uccide per rabbia, per reazione, per reprimere, per cattiveria, per odio, per rivendicare, per tutela, per difesa più o meno legittima, per danaro, per potere, per ideali, per religione, per gelosia. Queste quasi tutte le "ragioni" per le quali un essere umano potrebbe o vorrebbe "uccidere" un altro essere umano. Oggi si discute su un "qualcosa" che purtroppo accade da tempo, da troppo tempo.  Uomini che uccidno donne , il piu delle volte uccidono donne che dicono di amare. Quindi, stiamo già effettuando un distinguo su chi commette un reato, un crimine genererico e volgare come violenza sessuale e/o violenza di gruppo e di chi abusa sul proprio o sull'ex partner.  Si perchè la cosa a mio avviso va separata.  Non perchè uno dei due casi sia piu o meno abberrante dell'altro, ma perchè cosi facendo non si crea confusione di linguaggio e soprattutto di percezione. Confusione che già si percepisce nei media e nei loro servizi.  La donna, o anche l&

La Fata della casa, altrimenti detta "Augurio della casa".

  Parliamo di una delle figure della tradizione culturale popolare di Bari ma anche dell'intero sud della penisola italiana. La fata della casa non è il suo unico nome, né ha tanti, molti. Darle questo appellativo non sempre risulta utile, lei o lui, non è una persona sola. Nel sud, gira voce che in ogni casa, abitazione o attività,  vi sia uno spirito che tiene alla sua casa più di ogni altro. Le ipotesi su chi questi possa essere sono diverse e non tutti concordano.  La versione maggiormente suffragata è quella che vede la "fata della casa" essere colui o colei che per prima ci è  morta dentro. Questo spirito,  può a sua volta essere maligno o benigno, o addirittura  mutare indole a seconda delle situazioni e di coloro che vivono o "occupano" la "sua" casa. A Bari, viene chiamato anche "Augurio di casa ".  La Fata della casa "buona" è quella che si affeziona a chi ci abita,  magari in particolare ad un membro della famiglia. È