Più cose crediamo di conoscere sul Covid-19 e più ne ignoriamo. Fino ad oggi la scienza pensava che fosse stato il pipistrello tagliato a pezzi, venduto nei sudici mercati di animali selvatici in Cina, ad aver fatto forze al coronavirus il così detto salto di specie. Cioè ad aver trasmesso all'uomo questa malattia già presente nel mammifero notturno. Si era ipotizzato anche che prima di raggiungere il pangolino, un animaletto simile al formichiere, a fare da incubatore al Sars-Cov-2. Ora questa teoria è da rivalutare perché si è scoperto lo scorso giugno che una persona nei Paese Bassi è stata contagiata da uno dei visoni presenti in un allevamenti intensivo. Adesso la domanda è: e se il virus avesse fatto il salto si specie utilizzando questo animale? La Cina è il principale importatore di pelli di visoni dall'Europa. Nel frattempo in Danimarca ben 200 persone sono state contagiate dai visoni che allevavano. Il Primo Ministro danese ha ordinato l'abbattimento dei 17 mila visoni in cattività presenti sul territorio nazionale, non senza dividere l'opinione pubblica. In Italia è stato scoperto un caso di trasmissione in un allevamento in Lombardia. E se il contagio animale-uomo possa anche essere inverso, uomo-animale? E' possibile che il visone sia l'unico animale a permettere il doppio salto di specie animale-uomo-animale. Gli esperti stanno vagliando anche questa ipotesi. Personalmente mi auguro che questa strage serva a scuotere le coscienze e a chiudere definitivamente gli allevamenti di animali per la produzione di pellicce e vietarne il commercio, almeno in Italia.
Prometeo
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