Facciamo un po' di chiarezza su cosa e perché andremo a votare riguardo al quesito referendario di questa tornata elettorale. Innanzitutto il quesito stampato sulla scheda: "Approvate il testo della Legge Costituzionale concernente modifiche agli art. 56-57-59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei Parlamentari approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.240 del 12 ottobre 2019?".
Ora alzi la mano chi è a conoscenza di tali modifiche, per altro mai pubblicizzate tali da coprire l'interesse popolare. Una legge pasticciata, ahimè, e sentenziata come un aborto di legge dalla gran parte dei Costituzionalisti. Nata dalle ceneri di un volere popolare e di una rabbia sociale. Attenti perché questo tipo di Referendum, ricordiamo Costituzionale Confermativo, non ha bisogno di quorum per essere valido. Quindi sarà approvato a prescindere dal numero di quanti si recheranno alle urne. Il mio parere è che il problema non esiste nel numero, ma nelle qualità degli eletti. Detto questo, sarebbe ingiusto e antidemocratico ridurre la rappresentanza parlamentare ad alcuni territori. Sì alla riduzione estrema dei Senatori a vita, fardello economico e zavorra politica, il loro voto conta ed è servile. Legge da rivedere? La frittata è fatta, fate vobis.
Lion Rasta
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