Passa ai contenuti principali

Gigi Finizio: Fotografia





Seduta sulla riva di questa mia coscienza
la malinconia fa il conto dei miei giorni
compresa l'esperienza della vita mia
somiglia ad un gabbiano con le ali aperte
lungo l'orizzonte abbraccia il cielo che è sopra
di me che affonda dentro lo scenario di un tramonto
Io che leggevo sempre ali di farfalle dentro gli occhi
tuoi nutrivo la speranza che la tua pelle fosse
solamente mia tu invece programmavi un'avventura,
un'altra storia senza me e il tuo profumo non mi
va più via dalle lenzuolail mare aperto di un ricordo
Io senza di te fotografia di chi va via nello specchio
dei pensieri miei ti vedo ma non ti raggiungo mai
Faccio a pezzi la mia rabbia prendo a calci questa
sabbia se sapessi amare un'altra ti cancellerei da me.
Senza di te seguo una via di periferia Il cielo sta
piangendo su di noi chissà se sta bagnando gli occhi
tuoi. Io ti cerco come un fiato che si perde contro un
vetro sulla tela di un pittore che dipinge quello che
non c'è. L'amore ci abbandona e il vortice del tempo
non ci avvolge più sperduti in quella sfera di un mondo
capovolto che ci spinge giù si perde la speranza di
ritrovarti ancora nella vita mia forse eri solo una
fotografia abbandonata nell'armadio dei ricordi.
Io senza di te fotografia di chi va via. Il cielo sta
piangendo su di noi chissà se sta bagnando gli occhi tuoi.
Io ti cerco come un fiato che si perde contro un vetrosulla tela
di un pittore che dipinge quello che non c'è. Amore mio ti
cercherò ti cerco e ti perdo. Io senza di te




Fonte angolotesti.it                                                                                                Albert Einstein

Commenti

Post popolari in questo blog

UN GIRO NEI VICOLI DI BARI VECCHIA

                                              UN GIRO NEI VICOLI DI BARI VECCHIA Anche nella storia dei suoi vicoli, strade e piazze, Bari racconta... Vi sono leggende da raccontare e da aggiungere alle tradizioni popolari visitando la città. Cominciamo con il dire che i luoghi che visiterò sono tutti situati nella città vecchia, ovviamente. Il borgo antico di Bari è un dedalo di vicoli e viuzze, alcune senza uscita ed è facile perdersi. Questo aveva come scopo il trarre in trappola coloro che tentavano di porre in sacco la città, ricordiamo le tante invasioni saracene. Per uscirne, bastava seguire le chianche bianche, quelle nere indicavano un vicolo chiuso. Oggi, con le ristrutturazioni non in originale, purtroppo non è più cosi. andiamo ora nel dettaglio e consideriamo alcuni luoghi rappresentativi, di altri "forse" ne riparleremo più in là.  A) l'arco delle meraviglie, meglio detto Arco Meraviglia. Cominciamo con il dire che Bari vecchia è piena di archi. Nell'edi

PERCHE'?

Si uccide per rabbia, per reazione, per reprimere, per cattiveria, per odio, per rivendicare, per tutela, per difesa più o meno legittima, per danaro, per potere, per ideali, per religione, per gelosia. Queste quasi tutte le "ragioni" per le quali un essere umano potrebbe o vorrebbe "uccidere" un altro essere umano. Oggi si discute su un "qualcosa" che purtroppo accade da tempo, da troppo tempo.  Uomini che uccidno donne , il piu delle volte uccidono donne che dicono di amare. Quindi, stiamo già effettuando un distinguo su chi commette un reato, un crimine genererico e volgare come violenza sessuale e/o violenza di gruppo e di chi abusa sul proprio o sull'ex partner.  Si perchè la cosa a mio avviso va separata.  Non perchè uno dei due casi sia piu o meno abberrante dell'altro, ma perchè cosi facendo non si crea confusione di linguaggio e soprattutto di percezione. Confusione che già si percepisce nei media e nei loro servizi.  La donna, o anche l&

La Fata della casa, altrimenti detta "Augurio della casa".

  Parliamo di una delle figure della tradizione culturale popolare di Bari ma anche dell'intero sud della penisola italiana. La fata della casa non è il suo unico nome, né ha tanti, molti. Darle questo appellativo non sempre risulta utile, lei o lui, non è una persona sola. Nel sud, gira voce che in ogni casa, abitazione o attività,  vi sia uno spirito che tiene alla sua casa più di ogni altro. Le ipotesi su chi questi possa essere sono diverse e non tutti concordano.  La versione maggiormente suffragata è quella che vede la "fata della casa" essere colui o colei che per prima ci è  morta dentro. Questo spirito,  può a sua volta essere maligno o benigno, o addirittura  mutare indole a seconda delle situazioni e di coloro che vivono o "occupano" la "sua" casa. A Bari, viene chiamato anche "Augurio di casa ".  La Fata della casa "buona" è quella che si affeziona a chi ci abita,  magari in particolare ad un membro della famiglia. È