Passa ai contenuti principali

SIRIA. TELEFONATA DI ERDOGAN A TRUMP, ‘INVADEREMO IL NORD DEL PAESE’

Il presidente turco Erdogan starebbe per dare seguito al proposito, manifestato in più occasioni, di invadere militarmente la Siria settentrionale, territorio dove da mesi sono in corso attacchi e contrattacchi tra l’esercito regolare siriano e i “ribelli”, in realtà spesso gruppi jihadisti. A darne notizia è stata la Casa Bianca riferendo del colloquio intercorso fra Erdogan e il presidente Trump, il quale già a metà settembre aveva annunciato l’invio di 150 militari a sostegno delle truppe turche e di conseguenza il ritiro dell’appoggio ai curdi. Questi si sarebbero comunque ritirati da diverse posizioni anche a est dell’Eufrate come da accordo con gli Usa, i quali hanno accettato di garantire alla Turchia una fascia di sicurezza di alcuni chilometri nel territorio siriano. I curdi sono stati il primo baluardo all’espansione dell’Isis in Siria, ma per Erdogan, che negli anni della guerra ha fatto transitare dagli aeroporti turchi decine di migliaia di foreign fighters e dai confini armi dirette ai “ribelli” e petrolio contrabbandato dall’Isis. A seguito della telefonata Trump ha twittato che “È il momento per noi di sfilarci da ridicole guerre senza fine, molte delle quali tribali. È il momento di riportare i nostri soldati a casa”. Ha poi aggiunto che “Combatteremo solo dove avremo benefici, e combatteremo solo per vincere. Turchia, Europa, Siria, Iran, Iraq, Russia e i curdi dovranno cavarsela da soli”. Il ministro degli Esteri turco ha scritto sullo stesso social che “Siamo determinati a garantire la sicurezza della Turchia ripulendo la regione dalla presenza dei terroristi. Contribuiremo a portare sicurezza, pace e stabilità alla Siria”. Ha tuttavia garantito che “continueremo a sostenere l’integrità territoriale della Siria, come abbiamo fatto dall’inizio della crisi”. Al momento dalle parti di Iran e Russia, altri attori in gioco e con la Turchia membri della “Conferenza di Astana”, tutto tace, segno che quanto sta accadendo rientra in un piano prestabilito, ma resta il fatto che la Siria verrà invasa militarmente dai militari di un paese straniero, nel beneplacito delle maggiori potenze. Il tutto si sta svolgendo con l’ormai noiosissima retorica della “lotta al terrorismo”, termine confezionato dagli Usa per le guerre in Afghanistan ed Iraq ed oggi usato ed abusato da un po’ tutti coloro i quali hanno un fucile in mano. A cominciare da Erdogan.


Fonte notiziegeopolitiche.net                                                                                      Genesis72

Commenti

Post popolari in questo blog

Lenzuola di lino ricamate

Premessa: al di là del dolore da cui queste pagine scaturiscono, vogliono, sempre e comunque, essere un inno alla vita. LENZUOLA DI LINO RICAMATE         -   Pronto?         -   Pronto? Sono io. Posso venire a dormire da te?         -   Con Andrea?         -   No, da solo.         -   Va bene, ti aspetto. Francesca guardò l’orologio: le due di notte. Roberto non l’aveva svegliata. Da anni ormai dormiva pochissimo, si addormentava presto la sera e dopo qualche ora era già in piedi. Non resisteva a letto, si alzava e girava per la casa vuota in cerca di qualcosa da fare. Sentiva un po’ di musica, vedeva la televisione, preparava qualcosa in cucina o scriveva. Insomma trovava il modo di occupare la mente. Quella notte era particolarmente nervosa, non le andava di fare niente perciò l’arrivo di Roberto la rese quasi felic...

LA CROSTATA DI MELE

Premessa: al di là del dolore da cui queste pagine scaturiscono, vogliono, sempre e comunque, essere un inno alla vita. LA CROSTATA DI MELE Si guardò per l’ennesima volta allo specchio. Quando era su di morale si trovava persino affascinante. Era riuscita a dimagrire negli ultimi tempi e poteva finalmente rimettersi la gonna. Le gambe erano state il suo orgoglio da giovane e in effetti erano belle anche adesso. Ogni tanto le capitava di sentirsi ancora una donna. I capelli, invece. erano la sua disperazione. Li pettinò nervosamente cercando di dare loro una sistemazione, ma sembravano ribellarsi alla spazzola. Alla fine decise di lasciarli così, in fondo quell’aria disordinata le donava. Non si truccava mai, neanche quando stava bene, detestava tutto ciò che non fosse naturale e conviveva abbastanza serenamene con le prime rughe. Il profumo però non doveva mai mancare. Ne mise più del solito e ne spruzzò un po’ nell’ingresso e nello studio. Fabrizio avrebbe dovuto sentirlo sub...

L'Angolo del cuoco : Stinco di maiale alla birra glassato

  Stinco di maiale alla birra glassato Lo stinco di maiale alla birra glassato è un secondo piatto sostanzioso e la lunga marinatura nella birra e negli aromi lo rende anche tenero e molto saporito. Parlando di stinco di maiale, verrebbe da pensare ad un piatto rustico, in realtà la carne viene spennellata con del miele sciolto nel cognac, che le conferisce un piacevole aroma, uno stuzzicante contrasto di sapori e una glassatura bruna e perfettamente lucida: un piacere non solo per il palato, ma anche per gli occhi. Il contorno migliore per accompagnarlo? Quale se non delle dorate patate al forno. Prova a insaporirle con il fondo di cottura dello stinco di maiale alla birra glassato: divine! Difficoltà Bassa Costo Medio Tempo di preparazione 10 Minuti Tempo di cottura 2 Ore 15 Minuti Porzioni 8 Metodo di cottura: Forno elettrico; Forno a vapore Ingredienti: 2 Stinchi di maiale (600 g cad.) 330 ml Birra bionda 2 rametti Rosmarino 5 foglie Salvia (oppure mezzo cucchiaino di salvia es...