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Accadde oggi: 23 ottobre 2007, Amarcord di Paolo Nespoli, 11 anni fa la prima volta nello spazio


Amarcord di Paolo Nespoli: undici anni fa, quando ancora volava lo shuttle, la sua prima volta nello spazio con Esperia, la missione avventurosa e piena di imprevisti, superati brillantemente insieme ai suoi compagni di equipaggio. Era una missione delle Agenzie spaziali italiana (Asi) ed europea (Esa), nella quale l'astronauta italiano inaugurò anche la tradizione della cronaca sui social media, come Twitter. E ancora oggi, su Twitter, AstroPaolo pubblica le foto dei suoi compagni di equipaggio e scrive: "11 anni fa la missione STS120 era sulla rampa di lancio: sono onorato di aver fatto parte di quell'incredibile equipaggio!". 

La missione era partita il 23 ottobre 2007 dal Kennedy Space Center della Nasa a Cape Canaveral (Florida) con lo shuttle Discovery. Con lui volavano il comandante dello shuttle Pamela Melroy, il pilota George Zamka, l'ingegnere di volo Daniel Tani e gli specialisti di missione Douglas Wheelock, Scott Parazynski e Stephanie Wilson. Allora, come oggi, AstroPaolo era stato il regista di quattro delle cinque passeggiate spaziali della missione e aveva coordinato le operazioni di aggancio del modulo Harmony, costruito in Italia dalla Thales Alenia Space (Thales-Leonardo).
Il completamento della Stazione spaziale, con l'installazione di questo modulo, è stato uno degli obiettivi principali della missione, complessa e ricca di colpi di scena. Gli imprevisti sono cominciati a tre giorni dall'arrivo dell'equipaggio: il 30 ottobre, mentre la terza passeggiata spaziale si stava concludendo, un pannello solare si strappava; pochi minuti, e un micrometeorite colpiva l'ala dello shuttle, per fortuna senza causare danni. 

Gli astronauti dovettero così affrontare un intenso 'fuori programma' per riparare il pannello, con un' uscita impegnativa e rischiosa. Anche la conclusione della missione tenne con il fiato sospeso: il 7 novembre, dopo l'atterraggio dello Shuttle, Nespoli non scese a terra con i suoi compagni e questo generò un piccolo giallo. Poi si seppe che l'astronauta, dopo l'arrivo, aveva dovuto affrontare i normali controlli medici aggiuntivi, dovuti alle particolari attività svolte a bordo.



Fonte ansa.it                                                                                        Kissinger75                                                                          



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