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Le cosmocomiche

Queste ultime elezioni ci hanno regalato ben tre partiti vincitori, cioè hanno fatto più delle scorse politiche. Una coalizione vincitrice, quella di Centro Destra, e un partito vincitore, il Movimento 5 Stelle. Tutti gli altri sono sconfitti. Tenendo presente che l'Italia era l'ultimo baluardo della sinistra parlamentare in Europa c'era da aspettarselo. Ma... Altresì, una legge elettorale confusa e inconcludente ha fatto sì che non ci sia alcuna maggioranza parlamentare. Una situazione tragicomica. Bravo, bravo e bravo ancora l'elettorato, la cui partecipazione ha rasentato il 74%. A dir poco encomiabile. 
Ora la palla passa al Presidente Mattarella. Sarà lui, infatti, ad interpretare la volontà del popolo sovrano e cioè premiare la coalizione più votata o il primo partito. Naturalmente il tutto sarà anticipato da una serie di consultazioni, tra tutte le forze politiche, le coalizioni, le personalità politiche ed eventualmente, altre parti interessate. Da qui la nomina con riserva del Presidente del Consiglio dei Ministri e sul consiglio, appunto, di questi il Presidente della Repubblica alla nomina dei ministri. Ma oggi il mio pensiero è rivolto a una serie di difficoltà che il sistema elettorale ha riservato agli operatori di seggio. 
Di qui l'invito a leggere un racconto di Italo Calvino: "La giornata di uno scrutatore". Tre giorni, ventisei ore circa di lavoro, "retribuiti" (tecnicamente "rimborso spese", tale è da considerarsi ai fini fiscali) con 145€ (120€+25€ perché doppia consultazione). Poco? Molto? Chiedetelo a uno scrutatore.


LionRasta

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