Alle 16:54 di domenica 21 maggio 2017, la Juventus ha vinto il suo 33° scudetto, ma quello che conta di più è che si tratta del VI consecutivo. Un'impresa leggendaria mai realizzata da nessuno. I meriti delle vittorie bianconere, sono dell'allenatore e della società che l'ha costruita con pazienza, competenza, intelligenza e lungimiranza, scavando un solco profondissimo tra sé e la concorrenza. Per vincere lo scudetto numero 33, i bianconeri hanno dovuto battere il Crotone e l'hanno fatto con larghezza e con facilità perché i calabresi hanno dato l'anima cedendo solamente alla superiorità tecnica dell'avversario che alla lunga ha esondato.
La Juve del giorno è stata determinata concentrata e feroce.
La gente bianconera ha dedicato il trionfo ad Allegri che al fischio finale è stato ricoperto da schiuma da barba da Quadrado. La classe calcistica ha permesso alla Juventus di vincere la partita dell'anno. La scena madre è ovviamente la punizione di Dybala, una pennellata nell'angolino alto alla sinistra di Cordaz, che sul finire del primo tempo ha raddoppiato la rete iniziale di Mandzukic, togliendo di fatto ogni velleità e al campionato ogni incertezza. Lo stesso giocatore ha firmato l'1-0 e travolto Rosi.
Nella ripresa i bianconeri hanno puntato al controllo facendo correre a vuoto il Crotone, evitando di incorrere in qualche rischio e poi colpendo con Alex Sandro che di testa ha arrotondato il punteggio e dato il via alla festa.
Il sesto scudetto non è stato il più entusiasmante, ma quello che trasporta la Juventus in una dimensione solamente sua e che difficilmente un altro club potrà mai raggiungere.
Fonte: LaRepubblica.it
Francesco87
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