A dicembre al Petruzzelli è stata messa in scena la Tosca
composta alla fine dell'ottocento dal famoso musicista Puccini. L’opera ambientata
martedi 17 giugno 1800 vede come protagonisti il cavaliere Cavaradossi e la sua
amata Tosca. Il cavalier Cavarossi, un pittore innamorato della bella e gelosa
Tosca, incontra, mentre sta dipingendo un quadro nella basilica di Sant’Andrea,
un suo vecchio amico di battaglie politiche il cavaliere Angelotti, fratello
dalla marchesa Attavanti, che scappa dalle guardie pontificie di Scarpia perché
accusato di essere politicamente schierato dalla parte dell’esercito di
Napoleone Bonaparte che all’epoca aveva promesso di liberare lo stato italiano
dallo strapotere della chiesa.
Scarpia che era uno sbirro fedele alla curia dell’epoca è sulle sue tracce. Venuto a sapere della tragica sorte dell’Angelotti, rinchiuso e torturato nella prigione di Castel Sant’Angelo da Scarpia, il cavalier Cavaradossi si offre di proteggerlo dalle guardie pontificie che lo vogliono giustiziare, e di nasconderlo della casa sua e della sua amata Tosca. Cavaradossi decide di nascondere il suo incontro con il cavaliere Angelotti alla sua amata Tosca perché, essendo quest’ultima una donna molto pia e fedele ai dettami della chiesa, potrebbe lasciarsi sfuggire in una confessione a qualche prete la verità circa l’Angelotti. La storia, visti i preamboli, è tragica ed il lieto fine non è contemplato. Sono andato a vederla sia alle Terme di Caracalla, la sede estiva del teatro dell’Opera di Roma che al Petruzzelli. Se alle terme di caracalla le guardie pontificie avevano le giacche dell’SS al Petruzzelli il costumista si è mantenuto fedele all’originale idea di Puccini facendo indossare agli attori ornamenti sacri. Segno forse questo che se il potere è nelle mani del fascismo a Roma a Bari l’egemonia della chiesa è ancora forte. Che dire, vi invito tutti quanti a vedere tale opera struggente quanto esteticamente completa. Da ricordare infine le arie più famose quali: “recondita armonia” cantata dal Cavalier Cavaradossi, “vissi d’arte vissi d’amore” cantata dalla Tosca, ed infine la celeberrima “e lucevan le stelle” cantata da Cavaradossi.
Lascio al lettore la possibiltà di scoprire autonomamente l'evoluzione della trama di questa bellissima opera lirica pubblicata sia con materiale audiovisivo sia trascritta in forma cartacea.
Buona Opera .........VINCENZO
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