Nei primi giorni di Gennaio un pescatore sportivo transitava con la sua barca da diporto nella Riserva Nazionale dell'Area Marina Protetta Porto Cesareo,nella provincia di Lecce, quando ha fatto uno straordinario avvistamento.Nelle fredde acque invernali si è materializzato davanti ai suoi occhi uno splendido esemplare di foca monaca.Un incontro che ha dell'incredibile, se si pensa che questo mammifero sembrava essersi estinto dalle coste italiane,e l'ultima volta che lo si è visto nuotare nelle zone di Porto Cesareo, risale all'inizio degli anni 70,bensì cinquanta anni fa.Purtroppo il turismo di massa e la caccia di uomini senza scrupoli ne hanno decretato l'allontanamento. Ma oggi, grazie alle misure di conservazione e all'attività di sensibilizzazione ambientale rivolta ai pescatori,ai turisti e ai semplici cittadini,si è visto accrescere un forte sentimento di rispetto ambientale. La foca monaca mediterranea è un mammifero pinnipede,unico rappresentante nel "Mare Nostrum" della famiglia delle foche. Alla fine degli anni 90 però in Italia era scomparso, popolando in numero esiguo le coste albanesi e quelle della Grecia. Una domandami sovviene un pò "maliziosa": che questo gradito regalo sia merito del lockdown? Può darsi,ma come tutti i premi inaspettati,adesso sta a noi meritarcelo.
Prometeo
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