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Una lacrima di sfogo

Vorrei pubblicare una lettera di una criminologa tra le meno note (forse), ma sicuramente tra le più impegnate, almeno nel suo settore. Questa lettera è diventata virale e molti la conosceranno già. Io la considero uno schiaffo a chi pensa che la qualità è un obbligo da mantenere.

Quando ti vedono come una donna forte,
pensano che tu non abbia bisogno di niente o di nessuno,
che possa sopportare tutto e superare
tutto quello che ti accade.
Che non ti dispiaccia non essere ascoltata, curata o amata.
Quando ti vedono come una donna forte,
ti cercano perché li aiuti a portare le loro croci.
Ti parlano e pensano che tu non abbia il bisogno di essere ascoltata.
Non si chiede ad una donna forte se è stanca,
soffre o se è caduta, se ha ansia o paura.
L'importante è che sia sempre lì:
un faro nella nebbia o una roccia in mezzo al mare.
La donna forte non viene mai perdonata.
Se perde il controllo, dicono che sia debole o isterica.
Quando la donna forte scompare per un minuto,
tutti se ne accorgono ma quando c'è, la sua presenza è abituale...scontata... 
Ma da dove lei prenda la forza necessaria
ogni giorno per essere quel tipo di donna
non ha importanza per nessuno.
Onorate, riconoscete, rispettate e ringraziate le donne forti della vostra vita,
perché anche loro hanno bisogno di essere abbracciate e amate.

Cinzia Mammoliti


                                                                                                                                       Lion Rasta

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