I negoziati di tre giorni intercorsi fra la rappresentanza Usa ed il Messico si sono tradotti in un accordo per evitare l’introduzione dei dazi fino al 25% minacciati dal presidente Donald Trump nel caso che la controparte non avesse intrapreso misure per bloccare il flusso dei migranti.
Le tariffe che dovevano essere applicate sono quindi sospese a "tempo indeterminato". Il Messico, in cambio, ha concordato di prendere misure forti per fermare il flusso della migrazione attraverso il Messico e verso il confine meridionale. Questo sarà fatto per ridurre gradatamente, o eliminare, l’immigrazione illegale proveniente dal Messico e verso gli Stati Uniti.
Le prime misure prevedono 6mila militari a sud per blindare il confine con il Guatemala, l’obbligo per i rifugiati di presentare la richiesta di asilo nel primo Paese in cui chi è in fuga arriva, l’obbligo di attendere in Messico per l’espletamento delle domande di asilo rivolte agli Usa, ed un restringimento delle leggi sull'immigrazione. Le autorità messicane si sono impegnate a trovare lavoro per chi arriva sul loro territorio.
Il Messico avrebbe spuntato solo la non denominazione di “Paese sicuro”, qualifica che lo avrebbe costretto a trattenere tutti i migranti in fuga dalle guerre.
Circa 8mila migranti sono attualmente in attesa in Messico, a ridosso dei confini con gli Usa.
I colloqui proseguiranno per i prossimi 90 giorni al fine di limare l’intesa.
Fonte: notiziegeopolitiche Genesis72
Commenti
Posta un commento
Lasciate pure il vostro commento. I commenti con termini inopportuni, turpiloquio, cenni di razzismo o di sessualità esplicita verranno rimossi.