Lungi da me l'intenzione nel dare indicazioni su come si opera circa la formazione di un Governo, ma non sono l'unico ad evidenziarne l'errato inizio. Nel calcio, inteso come sport e scusatemi per la banalità del paragone, si nomina prima il direttore sportivo e a seguire il tecnico/allenatore. Chi non procede scrupolosamente in questo ordine sicuramente in seguito provvederà ad esoneri anche clamorosi. E' quindi compito del direttore sportivo indicare obiettivi e nomi squadra. Salvini e Di Maio hanno compiuto "il passo del gambero", hanno cioè parlato di piani e di obiettivi prima ancora di nominare il Premier. Ardito compito il loro, non è piaciuto alla maggior parte degli addetti ai lavori,molti dei quali hanno malignato asserendo che in realtà stessero litigando su nomine e poltrone. "Il passo del gambero" non porta bene, tutte le cose vanno fatte in un modo ben preciso, anche se il Presidente Mattarella sicuramente preferisce un governo politico ad uno tecnico per preservare le scelte di voto. Il mio timore, piuttosto, è che si tiri a campare nonostante le imminenti scadenze politico ed economiche. Il nome del Premier, teniamolo ben presente, non è un fatto secondario ma è la faccia che ci rappresenta e ci rappresenterà nei tavoli europei e mondiali. Lì la faccia conta, altro che "il passo del gambero".
Lion Rasta
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