Passa ai contenuti principali

A chi troppo, a chi... Poco o niente

Oggi comincia l'annuale meeting che riunisce il gota politico ed economico mondiale. Quarantottesima edizione del World Economy Forum. E durerà fino a venerdì 26 gennaio. Saranno oltre tremila gli invitati e tra loro Donald Trump, Presidente degli USA. Ad Avos, cittadina del Canton dei Grigioni, sulle Alpi Svizzere, per quattro giorni si tiene il WEF. Ci siamo già occupati lo scorso anno di questo meeting, lì dove politici, economisti, dirigenti e senior di banche, case farmaceutiche, aziende tecnologiche e manager delle più importanti aziende internazionali, si ritrovano per discutere tra loro. Argomento trainante "come creare un futuro condiviso in un mondo fratturato". Ma saranno oltre trecento i panel in programma dove verranno affrontati i temi più disparati, per non parlare poi degli accordi economici e non che ci saranno in via informale. Un noto economista, noto per lo più perché studiato sui banchi di scuola, il Taylor, usava dire "un ricco è più ricco in modo direttamente proporzionale alla povertà altrui". L'1% della popolazione mondiale detiene quanto al restante 99% (Rapporto Oxfam). Difficile contrastare tale situazione? Dove lavorare per una distribuzione più equa e media delle risorse e delle ricchezze? Il contrasto all'elusione fiscale, l'investimento nei servizi pubblici gratuiti e un adeguamento del peso fiscale (rivolto verso capitali e ricchezze anziché su lavoro e consumi) sono sicuramente misure di miglioria. Dove aggiungere, a mio modesto parere, l'introduzione di salari minimi, includendo un reddito garantito, è così che si fa lotta alle diseguaglianze.


LionRasta

Commenti

  1. E la lotta ai paradisi fiscali dove la mettiamo? Paesi che producono poco o niente, offrono rifugio a ingenti capitali che sostano esentasse.

    RispondiElimina
  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  3. Ma pensate sul serio che questi signori sono riuniti per il bene dell'umanità? Illusi.

    RispondiElimina
  4. Garantire un salario base? A chi lavora certamente e mi vedi d'accordo. Ma non si può certo offrire denaro a chi non produce. Solidarietà a parte , io certo non voglio lavorare anche per chi, mentre io sgobbo, va in giro in bici con la radio cuffia. Non è cattiveria la mia ma mi rosica privatamente del pacchetto di sigarette perché costa e vedere che certi soggetti buttano per terra cicca a metà, mi rosica che io posseggo un telefonino datato e questi senza lavoro posseggono smartphone. E ditemi che sono razzista per questo che mincazzo.

    RispondiElimina
  5. Tutti i torti non li hai. Certe politiche stanno creando intolleranza dove non c'era. Io, e mi rivolgo al Prof, credo sia molto più dignitoso e costruttivo creare e garantire lavoro.

    RispondiElimina
  6. Li dove non si possono incrementare i guadagni è necessario ridurre i costi e purtroppo il lavoro è in questa colonna.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cosa vorresti dirci con questo? Che per salvare il mondo bisogna SOTTOPAGARE o peggio cambiare la manodopera umana con qualcos'altro?

      Elimina
  7. Stavo semplicemente facendo l'avvocato del diavolo

    RispondiElimina
  8. Ci sono luoghi nel mondo dove per motivi climatici o per altro non si può lavorare per tot ore come da noi. Quindi come la mettiamo con il salario base? Utopia la vostra. Da sempre c'è stato il ricco e il povero. Hanno vinto anche un San Remo.

    RispondiElimina
  9. Forse più bravo con le battute che a capire i concetti. Il salario base viene calcolato in funzione del prodotto interno lordo . Non potrai mai pagare alla stessa maniera un operaio venezuelano e un tedesco. Detto questo chi vince quest'anno?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Spero uno giovane, con i capelli lunghi, che fa buona musica, che fa emozionare e che non racconta di se per rufianarsi le giurie. Capelli a parte va bene così.

      Elimina
  10. Se ti rosica così tanto perché non ti prendi una bici e una radio cuffia anche tu? Poi una giornata di riposo, così ti calmi, e fai lavorare qualche altro? Quanti frustrati ci sono in giro.

    RispondiElimina
  11. Dimmi un po' mister" vogliamo salvare il pianeta ", non per schierarmi o prendere parte di chi magari si sa difendere meglio, ma non credi sia eccessivo ciò che si sta verificando? Paesi come la Polonia e l'Ungheria fanno nazionalismo e protezionismo e l'Italia deve erigersi a tutela dell'umanità tutta? Tu forse non sai cosa significa lavorare otto ore piene in fabbrica e magari fare i turni. Ed alla fine del mese assieme a tua moglie far la quadra dei conti e Delle spese.
    Solo se sei sotto i trenta posso capirti, un tempo la pensavo come te. Volevo anche io salvare il mondo. C'è chi del welfare se ne approfitta e chi senza dubbio alcuno va assistito e tutelato a cominciare dagli italiani stessi. Non puoi aiutare a camminare se a malapena ti reggi in piedi rischi di cadere e di far cadere.

    RispondiElimina
  12. Giusto equiparare le risorse

    RispondiElimina
  13. Tutti bravi. Il political korect è una moda circostanziata. Chi produce e rende deve coglierne i frutti. Con le tasse si aiuta tramite i servizi sociali chi poco ha o non per volontà sua non può produrre. Ma guai a pensare di dover lavorare anche per chi non vuole farlo o non si adopera a cercare lavoro o peggio pretende un lavoro a suo gusto e volontà.

    RispondiElimina
  14. Non facciamo ora come i capponi del Manzoni, vedi Promessi Sposi, i guai e le difficoltà son tante ma la guerra tra poveri non ha mai portato buoni risultati.

    RispondiElimina
  15. Prof ma credetemi veramente che il futuro sia roseo o ci prende in giro? O suo malgrado vuole prospettare un po di luce per rendere meno buio il percorso? Mio padre si è fatto un mazzo per tanti anni e quantomeno campa. Io a trentacinque anni non ho neanche sette anni di contributi , tra lavoro precario e contributi parziali (cooperative ecc) , come arrivo alla pensione? Scusatemi per quello che sto per dire ma lo penso sul serio: spero di morire prima piuttosto che un po per volta perdendo dignità e personalità

    RispondiElimina
  16. Uomo di primo raccolto! La vita è bella perché variegata. Merita di essere vissuta assaporato e gustata. A volte può sembrarti amara a volte dolcissima, ma da qui alla pensione. Sai quanti pasti e cene e colazioni? Vuoi andartene prima? Ma falla finita. Anche chi ha 40 anni di contributi oggi con l' INPS che ci troviamo nulla è sicuro. E poi chi ti dice che chi ha 40 anni di contributi non ti precede nel... sai come lo spera il Tito Boeri di sti ciuffi.

    RispondiElimina
  17. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  18. Bene. Buono tutto e tutti purché senza atti di violenza

    RispondiElimina
  19. Ma cosa dite. Non vedete che ci vogliono abolire il canone Rai, e poi le tasse universitarie, e poi le curve dalle strade ecc ecc. Firmare per ricevere il 2% delle promesse fatte in questo periodo. Sono disgustato.

    RispondiElimina
  20. E rieccolo il "grattachemiprode " della situazione.

    RispondiElimina
  21. Nessuno ha chiesto il tuo ridicolo intervento. Poi gli pseudonimi li vai a dare a chi conosci buzzurro.

    RispondiElimina
  22. Forum aperto pericolo sempre presente.

    RispondiElimina
  23. Lei signor Lion Rasta è favorevole ad una Economia regolamentata. Cioè ,è mi spiego, se il libero mercato provoca così tante disparità non sarebbe meglio regolamentare le situazioni di commercio e di produzione con è verso stati esteri promuovendo una politica del lavoro ecosostenevole e garantista in difesa del lavoratore e dello stato?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sarebbe gradita una risposta qualunque essa sia. Il mio status attuale non mi permette di aspettare più di tanto motivo per cui la prego di esser sollecito. Ho insegnato per parecchi anni ed ho sempre pensato diversamente dale aspettative .

      Elimina
  24. Anche io credo che ci sia qualcosa da rivedere nel sistema Europa. Quando pensarono di creare gli stati uniti d'Europa non volevano di certo quella attuale. Un mostro formato da tante teste più o meno grandi. Teste di...serie A e teste di serie B. Dove le seconde urlano e fanno capricci ma a dettare legge sono le teste grosse.

    RispondiElimina
  25. Che barba che noi. Rivoluzione lion rivoluzione.

    RispondiElimina
  26. Ci sta che qualcuno abbia più di te o che tu abbia qualcosa più di lui. Importante è cmq cercare di essere onesti, far del bene, ed amare arte e cultura. Questo a qualunque popolo si appartenga e qualunque tipo di religione o pensiero si professi. Amare gli altri vuol dire amarsi.

    RispondiElimina
  27. È ostentare ricchezza che non mi garba

    RispondiElimina
  28. Soldi e buoi dei paesi tuoi

    RispondiElimina
  29. Certo che indietro non si può tornare, ma l'ideale sarebbe il baratto. Primo perché ci vorrebbero enormi magazzini ingestibile per chi vuol accumulare ricchezza, in secundis ognuno di noi non possederebbe inutilità ma solo cose di cui ha bisogno

    RispondiElimina
  30. W il mondo w la vita rispetto per lo straniero

    RispondiElimina
  31. Centro ne sono, ah se c'è ne sono

    RispondiElimina
  32. Il cowboy americano sta facendo il pagliaccio ed il buonismo perché in Europa. E mentre la bella mogliettina gli sta rendendo pan per focaccia lui fa il piccione con tutti.

    RispondiElimina
  33. E allora? Ma fatela finita, così è stato e così sarà.

    RispondiElimina
  34. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  35. Ogni tanto bisogna vedersi. Questo è il programma di certa gentaglia. Sono completamente d'accordo con chi dice che ci prendono in giro.

    RispondiElimina

Posta un commento

Lasciate pure il vostro commento. I commenti con termini inopportuni, turpiloquio, cenni di razzismo o di sessualità esplicita verranno rimossi.

Post popolari in questo blog

UN GIRO NEI VICOLI DI BARI VECCHIA

                                              UN GIRO NEI VICOLI DI BARI VECCHIA Anche nella storia dei suoi vicoli, strade e piazze, Bari racconta... Vi sono leggende da raccontare e da aggiungere alle tradizioni popolari visitando la città. Cominciamo con il dire che i luoghi che visiterò sono tutti situati nella città vecchia, ovviamente. Il borgo antico di Bari è un dedalo di vicoli e viuzze, alcune senza uscita ed è facile perdersi. Questo aveva come scopo il trarre in trappola coloro che tentavano di porre in sacco la città, ricordiamo le tante invasioni saracene. Per uscirne, bastava seguire le chianche bianche, quelle nere indicavano un vicolo chiuso. Oggi, con le ristrutturazioni non in originale, purtroppo non è più cosi. andiamo ora nel dettaglio e consideriamo alcuni luoghi rappresentativi, di altri "forse" ne riparleremo più in là.  A) l'arco delle meraviglie, meglio detto Arco Meraviglia. Cominciamo con il dire che Bari vecchia è piena di archi. Nell'edi

PERCHE'?

Si uccide per rabbia, per reazione, per reprimere, per cattiveria, per odio, per rivendicare, per tutela, per difesa più o meno legittima, per danaro, per potere, per ideali, per religione, per gelosia. Queste quasi tutte le "ragioni" per le quali un essere umano potrebbe o vorrebbe "uccidere" un altro essere umano. Oggi si discute su un "qualcosa" che purtroppo accade da tempo, da troppo tempo.  Uomini che uccidno donne , il piu delle volte uccidono donne che dicono di amare. Quindi, stiamo già effettuando un distinguo su chi commette un reato, un crimine genererico e volgare come violenza sessuale e/o violenza di gruppo e di chi abusa sul proprio o sull'ex partner.  Si perchè la cosa a mio avviso va separata.  Non perchè uno dei due casi sia piu o meno abberrante dell'altro, ma perchè cosi facendo non si crea confusione di linguaggio e soprattutto di percezione. Confusione che già si percepisce nei media e nei loro servizi.  La donna, o anche l&

La Fata della casa, altrimenti detta "Augurio della casa".

  Parliamo di una delle figure della tradizione culturale popolare di Bari ma anche dell'intero sud della penisola italiana. La fata della casa non è il suo unico nome, né ha tanti, molti. Darle questo appellativo non sempre risulta utile, lei o lui, non è una persona sola. Nel sud, gira voce che in ogni casa, abitazione o attività,  vi sia uno spirito che tiene alla sua casa più di ogni altro. Le ipotesi su chi questi possa essere sono diverse e non tutti concordano.  La versione maggiormente suffragata è quella che vede la "fata della casa" essere colui o colei che per prima ci è  morta dentro. Questo spirito,  può a sua volta essere maligno o benigno, o addirittura  mutare indole a seconda delle situazioni e di coloro che vivono o "occupano" la "sua" casa. A Bari, viene chiamato anche "Augurio di casa ".  La Fata della casa "buona" è quella che si affeziona a chi ci abita,  magari in particolare ad un membro della famiglia. È