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"Prendimi l'anima" di Roberto Faenza

"Prendimi l'anima" è un film biografico che racconta la storia di Sabina Spielrein, paziente considerata affetta da una grave forma di isteria, che verrà ricoverata nell'ospedale di Zurigo. Qui incontrerà il dottor Jung, che proverà il nuovo metodo del suo maestro Freud. Passa un anno, Sabina esce dall'ospedale ed è in questo lasso di tempo che inizierà la sua storia d'amore con il dottor Jung.
La storia di Sabina viene alla luce grazie ad un diario che lei custodiva durante il periodo in ospedale e che Marie, studiosa francese, con Fraser, uno studioso scozzese, si interesserà della vita di Sabina.
Un film bellissimo che carica emotivamente. Interessante è la forza sensuale e l'energia rivoluzionaria e ribelle di questa donna, contrapposte alla fragilità del dottor Jung. Da una paziente e da un dottore ci si aspetterebbe il contrario, ovvero che lei fosse quella fragile e lui quello rivoluzionario, e questa cosa di pensare fuori dagli schemi e dai pregiudizi mi è piaciuta molto. Devo dire che, dopo aver visto l'altra trasposizione cinematografica, dal titolo "A dangerous method", nonostante un cast di tutto rispetto, basti pensare a Keira Knightley nei panni di Sabina Spielrein, a mio parere lascia a livello emotivo molto di più "Prendimi l'anima" anziché "A dangerous method".


 
BiscottoCapo

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