La prima edizione si tiene il 16 maggio 1929 nella Blossom Room dell'Hollywood Roosevelt Hotel di Los Angeles. La cerimonia è singolare: l'annuncio dei vincitori da parte dei presentatori (Douglas Fairbanks e Cecil deMille) dura solo quattro minuti e 22 secondi e l'evento non ha praticamente alcuna copertura mediatica. I riconoscimenti sono dodici, e, fra i vincitori, il film "Ali", l'attore protagonista Emil Jannings (tedesco), l'attrice protagonista Janet Gaynor, i registi Lewis Milestone e Frank Bortage, lo sceneggiatore Benjamin Glazer. Tutte le pellicole in gara sono mute e statunitensi; solo parecchi anni dopo, nel '47, saranno premiati film stranieri (e il primo sarà "Sciuscià", di Vittorio De Sica). Due premi speciali sono consegnati alla Warner Bros per avere prodotto "Il cantante di jazz" (non in gara come pellicola), il primo film sonoro "pionieristico ed eccezionale" che ha rivoluzionato il cinema, e a Charlie Chaplin per avere interpretato, scritto, diretto e prodotto "Il circo".
La storia degli Oscar è infinita. Ed è piena di curiosità. Eccone alcune, forse le più divertenti. C'è chi, come Frank Capra, sentendo il presentatore dire: «Vieni a prendere il premio, Frank», si alza raggiante e raggiunge il palcoscenico per poi accorgersi che il vero vincitore è Frank Lloyd. C'è chi, come Meryl Streep nel '79, dimentica la statuetta in bagno. Chi, come Marlon Brando nel '73, non si presenta e manda a ritirare il premio un giovane pellerossa. Chi, come George Scott, rifiuta un premio e una nomination. Chi, come James Dean, Spencer Tracy, Peter Finch e Massimo Troisi, non si presentano pur avendo ricevuto una nomination: assenti giustificati perché, purtroppo, deceduti.
Fonte: Il Sole 24 ore
Kissinger75
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