Questo libro è tratto dalla storia vera di Irina Lucidi. Nel 2011 il marito prende con sé le bambine gemelle e sparisce nel nulla. Lascia solo un biglietto: "le bambine non hanno sofferto, non le vedrai mai più". Comincia così il calvario di Irina: c'è chi la giudica perché non ha saputo riconoscere i segnali di un matrimonio in fallimento e di un uomo che stava programmando di prendere con sé le bambine. Proprio lei che è un avvocato. Dall'altra parte c'è invece chi la giudica perché, dopo ormai un bel po' di tempo Irina comincia a rifarsi una vita, trovarsi un nuovo amore. Le persone la additano come una cattiva madre e una cattiva moglie, perché non continua a portare il lutto. Si ritrova sola ad affrontare queste due assenze, ma con una grande forza d'animo comincia a raccontare, raccontarsi.
Ed alla fine, guardate, c'è il sole. "Mi sa che fuori è primavera".
Il libro è scritto bene, è scorrevole, ma è pesante, nonostante l'argomento trattato sia di estrema importanza. Consigliato assolutamente.
BiscottoCapo
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