Il 27 dicembre 1947 il capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, promulga la Costituzione della Repubblica Italiana, la quale entrerà in vigore il 1 gennaio 1948. In proposito, per quanto riguarda quest’ultima, se in un primo tempo il d.lgs.lgt. n. 151/1944 aveva conferito all’Assemblea costituente il potere di decidere ogni aspetto della futura organizzazione costituzionale, il successivo d.lgs.lgt. n. 98/1946 ha rimesso la scelta della forma istituzionale (monarchia o repubblica) direttamente al corpo elettorale (come è accaduto nello stesso 1946), al cui responso sarebbe stata vincolata la futura Assemblea. Oltre ad esercitare il potere costituente, l’Assemblea costituente del 1946-1947 aveva anche un limitato potere legislativo (per il resto provvisoriamente delegato al Governo) su alcune materie cruciali, quali la legge elettorale del Senato, gli Statuti speciali, la legge sulla stampa (art. XVII disp. trans. fin. Cost.), nonché l’approvazione del Trattato di pace (c.d. Trattato di Parigi) del 1947.
Fonte: Normattiva.it e Treccani
Kissinger75
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